21 Maggio 2015
“A Padova, e non solo, è emergenza cinghiali. Il controllo delle popolazioni della specie non ha dato i risultati sperati provocando danni ingenti alle colture agricole e rendendo precari gli equilibri faunistici, necessari per tutelare la biodiversità”. Lo dichiarano Piergiorgio Fassini e Paolo Dalla Via, vicepresidente regionale dell’Arci Caccia del Veneto e presidente provinciale dell’Arci Caccia di Padova.
“Da tempo - sottolineano i due dirigenti dell’Associazione – sollecitiamo gli amministratori regionali ad inserire norme più consone alla gestione territoriale del cinghiale ed è per questo che abbiamo richiesto l’approvazione del nuovo piano faunistico regionale in tempi rapidi. Così non è stato e il tutto è rimandato all’insediamento del nuovo Consiglio regionale e della nuova Giunta. Torneremo alla carica perché anche in questa fase vengano assunti impegni certi affinché le nuove norme da approvare abbiano un carattere d’urgenza”.
“Si tratta in realtà – sostengono Fassini e Dalla Via – di adottare le misure che già sono in vigore nelle regioni limitrofe e che consentano di affrontare la questione, a seconda dei territori, attraverso la caccia in battuta, il selecontrollo e le catture. C’è poco da inventare, si tratta di decidere e di farlo in fretta. I cacciatori sono disponibili a farsi parte attiva e protagonista di un concreto piano di gestione e l’Arci Caccia si farà carico in tutte le sedi istituzionali e politiche di sostenere questa giusta causa”.
Padova 21 maggio 2015
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