26 Febbraio 2016
“Piacere e lavoro” hanno caratterizzato l’ARCI Caccia alla Fiera di Vicenza.
La grande famiglia dell’Associazione si è trovata insieme e ha incontrato i cacciatori nell’unico vero Stand unitario del mondo venatorio italiano. Abbiamo ricevuto un grande tributo di amicizia ed affetto che ha trovato riscontro anche nel Convegno organizzato domenica mattina che ha visto la platea caratterizzarsi per la presenza di consistenti delegazioni di dirigenti dell’ARCI Caccia, andando oltre la rappresentanza delle Regioni Settentrionali.
Il Convegno è stato presieduto dal Vice Presidente Nazionale e Responsabile del Meridione, Sergio Sorrentino a conferma dell’unità e della solidarietà nazionale, linfa dell’Associazione, e che ha trovato riscontro quantitativo nel Tesseramento 2015 che ha visto 574 iscritti in più all’ARCI Caccia rispetto a quelli dell’anno precedente a gratificazione e merito dell’impegno dei tanti volontari. La positività del risultato, purtroppo, è contestuale al rammarico per una crisi che vede anche nel 2015, proseguire la diminuzione dei cacciatori.
Nell’introduzione il Vice Presidente Nazionale, Responsabile delle politiche del Nord, Giuliano Ezzelini Storti, ha sottolineato l’esigenza di realizzare costruttive pratiche di gestione faunistica, tanto più credibili se supportate dalla capacità del sistema caccia di “fare rete” per conquistare consenso nella Società e così nuovi adepti.
Occorre superare la condizione di “legittima difesa” della caccia nei soli Tribunali per riprendere lo spazio culturale nella Società che l’attività venatoria merita come strumento indispensabile di servizio e di governo del patrimonio faunistico naturale.
Da qui il sollecito accorato alla Regione Veneto ad approvare il Piano Faunistico come sottolineato nel suo intervento da Piergiorgio Fassini, Vice Presidente Regionale del Veneto Inoltre occorre attivare luoghi di concertazione con gli agricoltori e l’ambientalismo scientifico e del “fare”.
L’unità del mondo venatorio italiano, nel rispetto delle diversità, ha bisogno di ritrovarsi in ogni Regione per avere forza. L’attivazione della FE.NA.VE.RI purtroppo procede con troppa lentezza.
Bene le Confederazioni o le Federazioni nelle Regioni dove sono all’opera, ma nelle altre non si può più attendere; le deliberazioni nazionali non sono più rinviabili. Nel contempo occorre valorizzare UNA la Fondazione neo costituita che ha avviato un produttivo cammino per parlare con il popolo italiano.
Archiviato il vecchio e sterile dibattito sulle “annessioni e fusioni” che ha creato false partenze e ritardi, è tempo che l’unico sistema forte, possibile, quello federativo veda un lavoro comune dovunque, per rafforzare le Associazioni Venatorie nel loro radicamento territoriale e con esse le Federazioni unitarie.
Maurizio Zipponi, Presidente del Comitato Scientifico, intervenendo ha presentato i primi Progetti della Fondazione UNA - Uomo Natura Ambiente, sottolineandone due in particolare: quello della tutela dell’Orso Marsicano (mascotte della Fiera per la gioia di grandi e piccini) e Selvatici e Buoni, Progetto che vanta come capofila l’Università del Gusto di Pollenzo, una tra le Università ma non la sola “attiva” nelle relazioni con UNA. Con la Fondazione “in pista”, anche il Progetto per la Banca Dati Ungulati, che vede per ora partecipanti noi, FIdC, ANUU, Legambiente ed Ispra.
Qualcosa, in positivo, si agita nell’opinione pubblica italiana forse anche per il concorso delle relazioni con la Società e con importanti soggetti che operano per la buona cultura della ruralità come l’Osservatorio per la lotta alle Agromafie, promosso dalla Coldiretti.
A dircelo è il rapporto dell’Eurispes sullo stato del Paese che testimonia un significativo miglioramento dell’accoglienza della “caccia” da parte degli italiani.
Gianluca Dall’Olio, Presidente della FIdC, ha intercettato con il suo appassionato intervento, ragioni del comune sentire, proponendo i temi della gestione faunistica, del rapporto con l’Europa, con i cittadini e con gli agricoltori. Ha centrato i temi dell’unità delle Associazioni auspicando passi innanzi rapidi per la Federazione Unitaria ed annunciando l’avvio di una riflessione in FIdC per la costruzione del suo modello associativo per il futuro con una riorganizzata e strutturata presenza della FIdC in ogni Regione, coadiuvata da una Società di Servizi nazionale da costituire, per efficientare gli interventi ed ottimizzare i costi, centrali e periferici.
A dar manforte è seguito Danilo Treossi che ha presentato la costituzione della FE.NA.VE.RI. in Emilia Romagna.
Dal “globale al locale”, Renzo Barazzuol dell’ARCI Caccia di Treviso è intervenuto per porre il tema dell’estensione della Zona Alpi e della necessaria modifica della legge per superare le opzioni di caccia.
Concludendo, Osvaldo Veneziano, Presidente dell’ARCI Caccia, ha riconosciuto il positivo lavoro svolto dai valorosi costruttori e le relazioni costruite con la FIdC e le altre Associazioni Venatorie al centro e nel resto d’Italia. Il ruolo crescente che assume UNA nella Società e nel rapporto con i giovani per superare il black out con i giovani, è una concreta speranza che la malattia più grave per la caccia italiana, l’isolamento generazionale sia curabile con la capacità di coniugare gli interessi dei cacciatori con quelli più generali del Paese, mettendo da subito la caccia al servizio dell’ambiente, degli agricoltori e della comunità nazionale ed europea, tramite il ruolo insostituibile delle Associazioni Venatorie.
Lo sforzo di nuovo radicamento della FIdC nelle Regioni e nei territori in un percorso di crescita della FE.NA.VE.RI., indicato dal Presidente della FIdC, sarà all’attenzione dell’ARCI Caccia nel lavoro congressuale per accrescere la sua presenza organizzata nei territori e per coniugarla allo sviluppo della FE.NA.VE.RI. e alla realizzazione dei Progetti di UNA.
Una Società per la gestione dei servizi e dei tesseramenti può essere cosa cui partecipare insieme alla FIdC, che sta decidendo di una Srl Nazionale, per efficientare e ridurre i costi anche dell’organizzazione territoriale della FIdC ma anche dell’ARCI Caccia. Una riunione congiunta dei regionali di FIdC e ARCI Caccia, potrebbe essere la prima occasione per trovarsi insieme nello spirito di coordinamento unitario che fa bene alla caccia italiana, come insegna Vicenza.
Christian Maffei, neo-eletto Presidente del Consiglio Nazionale, ha guidato tutti allo Stand unitario per brindare all’ARCI Caccia, all’unità e alla futura stagione venatoria.
Un “cin cin” che ha visto presenti tutti i dirigenti delle Regioni del Nord: Quaglia, Ansicche, Broccolo, Bennati, Pituelli, Busettini, Botta e tanti altri assistiti dallo Staff nazionale e dai tanti meravigliosi volontari del Veneto e da donne e uomini di altre Regioni, e ai benefattori che hanno donato salami, prosciutti e ogni bene per festeggiare l’HIT di Vicenza.